La rete dei radar costieri

La prima rete radar HF transfrontaliera tra Italia e Francia

I radar HF sono strumenti di telerilevamento che permettono di acquisire e rendere disponibili automaticamente, ogni ora, informazioni aggiornate sullo stato del mare, in particolare sulle correnti marine superficiali e sul moto ondoso.

Ogni coppia di stazioni radar HF operante alla frequenza di 13,5 MHz, una delle più utilizzate, permette di effettuare il monitoraggio continuo delle correnti su un’area di circa 5.000 Km2.

Il progetto IMPACT ha investito su questa tecnologia permettendo di aumentare il numero di stazioni radar HF operative sulle coste dell’area transfrontaliera, sia con l’acquisto di nuove unità, sia con il ripristino di unità obsolete. Il risultato di questo investimento è un sistema osservativo operativo che si snoda su 200km di costa, pari al 40% della lunghezza complessiva della costa italo-francese compresa tra Piombino e Tolone.  Le stazioni sono posizionate in zone strategiche per la presenza di importanti porti e aree marine protette, in gran parte tra le regioni Toscana e Liguria e in parte minore nella regione Sud PACA, arrivando così a poter monitorare un’area complessiva pari a 16.000 Km2 (figura 1).

IMPACT ha anche consentito di creare una rete tra i diversi Enti gestori dei singoli strumenti, favorendo e promuovendo modelli di gestione condivisa che migliorano la sostenibilità e l’usabilità dell’intero sistema. Grazie questa collaborazione è possibile oggi condividere le conoscenze e le buone pratiche per l’installazione e la gestione degli strumenti, applicare gli standard nella gestione dei dati e creare e distribuire dataset interoperabili per le applicazioni previste dal progetto.

Viene così creata la prima rete radar HF transfrontaliera tra Italia e Francia. IMPACT capitalizza gli investimenti sulla tecnologia radar HF avviati in seno ai progetti RITMARE, MOMAR e SICOMAR, e a sua volta pone le basi per un’ulteriore espansione della rete grazie ai progetti Interreg SICOMAR plus e SINAPSI in corso.

Figura 1: mappa geografica con evidenziata in giallo l’area complessiva coperta dalla rete radar HF di IMPACT, pari a circa 16.000 Km2

Perché investire sulla tecnologia radar HF?

A livello globale i radar HF sono largamente impiegati per il monitoraggio costiero e il numero delle stazioni installate, attualmente pari a circa 500, è in costante crescita. Le applicazioni sono sia scientifiche sia pratiche; negli Stati Uniti d’America ad esempio, la vasta rete che copre quasi totalmente entrambe le coste fornisce alla Guardia Costiera dati di corrente e ulteriori informazioni da esse derivate a supporto alle operazioni di ricerca e soccorso.

Nel progetto IMPACT, inseriti in un approccio innovativo e multidisciplinare, i radar HF forniscono frequenti ed estese informazioni sulle correnti superficiali (figura 2) e contribuiscono, insieme agli output dei modelli numerici in un processo di cross-validazione, alla determinazione completa delle correnti, che sono alla base del trasporto di sostanze in mare. Una volta note le correnti, è possibile applicare modelli di dispersione e calcolare per esempio la modalità (traiettorie probabili e tempi di percorrenza) con cui determinate sostanze inquinanti si disperdono in mare a partire da una sorgente. Queste informazioni, impiegate nella previsione di potenziali interazioni tra attività portuali e aree limitrofe e lontane, possono fornire utili strumenti per valutare l’impatto di tali attività sulle aree marine protette e produrre linee guida per una gestione ottimale sia dei porti sia delle aree protette, entrambi elementi fondanti la Blue Growth.

Figura 2: mappa di corrente superficiale da radar HF derivante dall’integrazione di alcuni sistemi radar HF di ISMAR e Consorzio LaMMA

IMPACT ha contribuito allo sviluppo della rete radar HF nel modo seguente:

  • finanziamento dell’acquisto di una nuova stazione radar HF operante a 13,5 MHz e sua installazione presso il faro dell’isola del Tino (SP), a cura del Consorzio LaMMA;
  • finanziamento del rinnovamento hardware, della riconversione in frequenza a 13,5 MHz e dell’installazione di una stazione radar HF presso il faro di Portofino (GE), a cura del CNR-ISMAR, nonché del suo successivo ripristino in seguito ai danni causati dalla mareggiata di ottobre 2018;
  • finanziamento dell’installazione di una stazione radar HF operante a 26 MHz presso il faro di Viareggio (LU), a cura del CNR-ISMAR. Le foto dei tre radar appena elencati sono riportate nell’ordine in figura 3;
  • finanziamento dello studio sui metodi di integrazione dei dati provenienti dalle sottoreti gestite dai singoli partner e della creazione di dataset in formati comuni, a cura di tutti i partner che operano sistemi radar HF.
Figura 3: in ordine da sinistra, antenne radar HF delle stazioni acquistate (Isola del Tino), rinnovate (Portofino), o installate (Viareggio) grazie al progetto IMPACT