In linea con la strategia modellistica degli altri partner del progetto IMPACT, il Consorzio LaMMA –Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile – costituito nel 1997 tra il CNR e la Regione Toscana – partecipa alle attività di ampliamento e miglioramento della rete transfrontaliera di sistemi radar HF e alla modellistica oceanografica e lagrangiana.
Il contributo del Consorzio LaMMA al potenziamento della rete radar HF – grazie alla gestione di tre antenne installate presso San Vincenzo, l’Accademia Navale di Livorno e l’Isola del Tino – permette il monitoraggio continuo delle correnti marine in una vasta area dell’Arcipelago Toscano e del Mar Ligure. I dati raccolti sono utilizzati per la calibrazione e validazione di modelli idrodinamici e per lo studio dei pattern idrodinamici dell’area transfrontaliera.
Con l’obiettivo di stimare la probabilità con cui i contaminati rilasciati in un’area portuale migrano verso un’Area Marina Protetta è stata appuntata una catena di modelli idrodinamici capace di tracciare e analizzare il materiale trasportato dalla corrente.
Il Consorzio LaMMA ha realizzato uno studio sull’interazione tra il Porto di Livorno e l’AMP delle Secche della Meloria che prevede tre modelli idrodinamici con risoluzioni crescenti da 1 km, 400m e 50m, capaci di fornire informazioni su correnti, temperatura, densità e livelli del mare per aree più circoscritte man mano che la risoluzione aumenta.
Il campo di corrente tridimensionale – fornito dal modello con risoluzione a 50m – ha permesso la realizzazione di simulazioni Lagrangiane che prevedono il rilascio periodico di particelle entro l’area portuale e il tracciamento in continuo del loro percorso secondo il meccanismo di trasporto determinato dalle correnti.
I dati ottenuti hanno permesso di realizzare – dopo le operazioni di post-processing – delle mappe di distanza oceanografica, intesa come la stima di tempo minimo che un inquinante impiega a raggiungere una certa posizione a partire dal porto. Una prima analisi ha dimostrato come la maggior parte del trasporto dovuto alle correnti avvenga in senso longitudinale alla costa e tenda ad interessare in maniera ridotta l’AMP delle Secche della Meloria.