Nell’ambito del progetto IMPACT, ISPRA – l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, contribuisce a valutare gli impatti delle attività portuali sulle aree marine protette, misurando la presenza di contaminanti organici e inorganici.
Venerdì 8 novembre, nei pressi dell’Isola di Palmaria – compresa nell’Area di Tutela Marina del Parco Naturale Regionale di Porto Venere, e poco distante dal Porto di La Spezia – i ricercatori di ISPRA hanno prelevato diversi campioni di sedimenti superficiali, a bordo della nave Astrea.
I prelievi sono stati effettuati utilizzando un box corer, uno strumento oceanografico che permette il campionamento di sedimenti, riducendo la perdita di materiali più fini e sigillando l’acqua campionata.
È stato possibile così il sub-campionamento degli strati superficiali di sedimento non perturbati e allo stesso tempo degli strati più profondi, in grado di fornire indicazioni in caso di contaminazioni pregresse. I campioni raccolti permetteranno di valutare in laboratorio, i livelli di concentrazione dei principali inquinanti derivanti dalle attività portuali, come i policlorobifenili, gli idrocarburi policiclici aromatici e i metalli pesanti.