Il progetto IMPACT studia gli effetti delle zone portuali sulle vicine aree marine protette, conl’obiettivo di contribuire alla definizione di strumenti di supporto a livello transfrontaliero, per la gestione sostenibile e la protezione degli ecosistemi marini, in armonia con le esigenze di sviluppo dei porti.
CIBM, Centro Interuniversitario di Biologia Marina ed Ecologia Applicata “G. Bacci” di Livorno, è partner del progetto IMPACT con il compito di raccogliere informazioni sullo stato di salute degli ecosistemi che si trovano in prossimità dei porti, ponendo il focus sull’area del porto industriale di Livorno e le vicine Secche della Meloria.
Le stime sono condotte mediante analisi chimico-biologiche di acque e sedimenti (in cui è studiata anche la componente batterica), e attraverso organismi indicatori quali il granchio corridore (Pachygrapsus marmoratus).
È di ottobre la pubblicazione dell’articolo “Effects of copper on larvae of the marbled crab Pachygrapsus marmoratus (Decapoda, Grapsidae): Toxicity test and biochemical marker responses”, a cura di diversi autori, tra i quali i ricercatori di CIBM.
Il paper riporta i risultati ottenuti dopo una serie di campionamenti effettuati nei pressi dell’area portuale di Livorno da giugno ad agosto 2018.
Lo studio ha valutato la sensibilità delle larve di granchio al rame – uno dei contaminanti maggiormente presenti nelle aree portuali – rilasciato principalmente dalle coperture antifouling dei natanti. I risultati registrati nell’area marina protetta indicano un effetto misurabile del rame sulle larve di granchio – in termini di mortalità ma soprattutto in termini di risposte metaboliche – a concentrazioni prossime a quelle misurabili nelle acque dei porti industriali. Tali informazioni, unitamente alle indagini condotte dagli altri partner, saranno utili a definire potenziali soglie di rischio ecologico per le aree marine protette derivanti dalle attività di sviluppo portuali.